Robeco SDG Framework: da una nicchia al mainstream

Il Framework SDG, nato come un metodo nuovo e mai sperimentato prima per valutare il contributo delle imprese agli Obiettivi di sviluppo sostenibile (SDG) delle Nazioni Unite, offre oggi una base per definire gli investimenti sostenibili in Robeco. Il nostro germoglio ha fatto molta strada e siamo estremamente orgogliosi di come si è sviluppato.

L’SDG Framework si avvale di un processo in tre fasi per quantificare i contributi delle imprese, sia positivi che negativi, ai 17 SDG. Questi vanno dalla sconfitta della fame e delle disuguaglianze alla lotta al cambiamento climatico e alla promozione di imprese sostenibili. Gli SDG sono utilizzati come modello dagli investitori che desiderano convogliare capitali verso le aziende che forniscono soluzioni ai problemi sociali, distogliendoli da quelle che hanno un impatto ambientale e sociale negativo.

Per far questo, gli investitori hanno bisogno di dati affidabili. I nostri analisti esaminano quindi cosa fa un’azienda, come lo fa e se è stata coinvolta in qualche controversia. Una volta noti i dati, si utilizza un sistema di punteggi che va da -3 (contributo altamente negativo) a zero (neutrale) a +3 (altamente positivo), come si vede nell’illustrazione seguente.

Il Framework SDG è stato originariamente ideato nel 2017 allo scopo di trovare candidati per due fondi SDG azionari e obbligazionari lanciati nel 2018. Le imprese con punteggi positivi potevano essere considerate per l’inclusione nei fondi, mentre quelle con punteggi negativi venivano escluse. A partire da una manciata di aziende, negli ultimi anni il Framework SDG ha ampliato notevolmente la sua copertura.

Ci siamo avvalsi di ricerche accademiche sui collegamenti tra settori e SDG; abbiamo applicato tecniche di elaborazione del linguaggio naturale (NLP) per leggere le descrizioni delle imprese; e abbiamo quindi inserito dati provenienti da numerose fonti. Questo ci ha permesso di assegnare punteggi SDG a più di 15.000 aziende e di ottenere una copertura pressoché universale del nostro universo.

L’utilità di questo approccio per la selezione dei titoli è immensa. Non solo sappiamo quanto sia positivo o negativo il contributo di un’azienda agli SDG nel loro insieme, ma possiamo anche determinare quali sono gli SDG influenzati da una determinata impresa. Ad esempio, il Framework SDG ha scoperto che il 30% circa delle società incluse nell’MSCI All Country World Index contribuisce al SDG 8 (Lavoro dignitoso e crescita economica) e al SDG 9 (Imprese, innovazione e infrastrutture). Un altro 16% fornisce un contributo positivo al SDG 3 (Salute e benessere). Gli impatti negativi sono più spesso associati al clima; ad esempio, l’11% delle società dell’MSCI ACWI incide negativamente sul SDG 13 (Lotta contro il cambiamento climatico).

Il Framework SDG si è dimostrato talmente utile per valutare l’impatto delle aziende sullo sviluppo sostenibile che ora siamo in grado di fornire una gamma diversificata di strategie d’investimento incentrate sugli SDG. Queste strategie abbracciano diverse asset class – azioni e obbligazioni – stili d’investimento fondamentali e quantitativi e indici. Il Framework sarà inoltre utilizzato dal team multi-asset per promuovere la sostenibilità in tutte le asset class.

L’utilizzo degli SDG come meccanismo di punteggio rientra nella più ampia convinzione che l’investimento sostenibile non sia più esclusivamente focalizzato sull’integrazione ESG. Mentre l’analisi ESG esamina tipicamente il modo in cui la performance finanziaria di un’impresa è influenzata da fattori ambientali, sociali o di governance, il punteggio SDG valuta se un investimento esercita effettivamente un impatto positivo sul campo.

Si tratta di una differenza importante: diverse aziende produttrici di tabacco possono ottenere rating ESG eccellenti, ma avere punteggi SDG negativi a causa dei loro effetti deleteri sulla salute. Questa filosofia dell’impatto è alla base degli SDG stessi.

Un ulteriore sviluppo è rappresentato dal ruolo che i punteggi SDG giocheranno nel soddisfare i requisiti di comunicazione stabiliti dal Regolamento relativo all’informativa sulla sostenibilità nel settore dei servizi finanziari (SFDR). Nell’ambito delle Norme tecniche di regolamentazione (NTR) di Livello 2 di SFDR, a partire dal 2023 il Framework SDG sarà utilizzato come un modo per definire cosa viene considerato da Robeco un investimento sostenibile. In questo contesto, un’azienda che ottiene un punteggio positivo può essere etichettata come sostenibile. Questo sistema determinerà anche se un fondo può essere classificato come prodotto a norma dell’Articolo 9 che persegue un obiettivo interamente sostenibile.

Oltre alla normativa, i punteggi SDG fanno parte dell’innovazione di prodotto. Il fatto che alcune aziende si adoperino per diventare più sostenibili senza esserci ancora riuscite – ottenendo un punteggio di -1 o zero secondo il Framework SDG– ha condotto alla creazione di un fondo completamente nuovo. Le imprese disposte a impegnarsi con il team Active Ownership di Robeco per migliorare i loro punteggi sono incluse nel fondo SDG Engagement Equities, che sta già dando risultati.

Infine, Robeco ha deciso di condividere la proprietà intellettuale del Framework SDG con i propri stakeholder, compresi clienti e accademici, nella ferma convinzione che questo aiuti a promuovere ulteriormente l’investimento sostenibile. Questo è il primo passo dell’iniziativa SI Open Access lanciata nell’agosto 2022.

Quindi, con gli SDG giunti a metà del loro percorso verso il traguardo del 2030, possiamo essere orgogliosi dei progressi compiuti dal Framework SDG nel contribuire a realizzare questi obiettivi. Gli SDG sono una maratona, non una gara di velocità, ma abbiamo gettato le basi per finire la corsa sviluppando uno strumento di analisi di prim’ordine a livello mondiale.

Il funzionamento di tutto questo è spiegato in un aggiornamento della nostra brochure sul Framework SDG, che include alcuni esempi di come si applica ai singoli SDG e di come si utilizzano i punteggi nella costruzione del portafoglio.