Queste mosse fanno parte del Piano d’azione dell’UE per la finanza sostenibile e del Regolamento relativo all’informativa sulla sostenibilità nel settore dei servizi finanziari (SFDR), che entreranno in vigore da marzo 2021.
L’SFDR obbliga gli asset manager a segnalare i diversi livelli di integrazione della sostenibilità e il focus che offrono. L’obiettivo è quello di creare un campo di gioco più trasparente e fermare l’ambientalismo di facciata, o “greenwashing”, permettendo agli investitori finali di confrontare più facilmente i diversi fondi.
Due parti determinanti del regolamento interessano praticamente tutti i fondi di Robeco: l’articolo 8 che classifica tutte le strategie che promuovono caratteristiche ambientali e sociali e integrano questi fattori nel processo d’investimento e l’articolo 9, di livello più elevato, che si applica ai fondi con specifici obiettivi o target di sostenibilità. Tutte le strategie devono essere classificato secondo l’articolo pertinente entro il 10 marzo.
Per certi aspetti, questa è una questione di ordinaria amministrazione per Robeco. “Con 25 anni di esperienza negli investimenti sostenibili, Robeco classifica da tempo la propria gamma di investimenti utilizzando un proprio sistema di classificazione interno”, afferma Kenneth Robertson, Client Portfolio Manager del Robeco SI Center of Expertise.
“Nel prepararci ai nuovi requisiti SFDR abbiamo assicurato la nostra conformità con i nuovi regolamenti a partire dalla data di attuazione”
“Secondo la nostra filosofia aziendale, le imprese (e i paesi) che agiscono in modo sostenibile verso l’ambiente, la società e tutti i loro stakeholder saranno probabilmente in grado di affrontare meglio una varietà di problemi nelle loro attività o iniziative future. La stragrande maggioranza delle strategie di Robeco integra quindi sistematicamente i fattori ESG nel processo d’investimento sulla base della ricerca proprietaria.”
“Il punto di partenza in questo caso è una profonda comprensione della rilevanza (‘materiality’) dei fattori di sostenibilità e del loro impatto sul modello di business e sulla redditività di un’azienda, che ci permette di capire più a fondo le opportunità e i rischi affrontanti dalle aziende nel lungo periodo.”
Il sistema di classificazione interno di Robeco è stato lanciato nel 2019 per aiutare i clienti a scegliere il grado di sostenibilità dei loro investimenti. Ciò ha condotto alla creazione di tre tipi di fondi, classificati rispettivamente sotto le denominazioni “Sustainability Inside”,” Sustainability Focused” e “Impact Investing”.
“La maggior parte delle strategie di Robeco rientra nella categoria Sustainability Inside, che comporta la piena integrazione dei fattori ESG in base a ricerche proprietarie, criteri di esclusione, diritti di voto ed engagement”, afferma Robertson.
“Le nostre strategie Sustainability Focused adottano un’esplicita politica di sostenibilità e mirano ad avere un profilo ESG migliore e un’impronta ambientale inferiore rispetto al benchmark.”
“Le nostre strategie Impact Investing si propongono di contribuire a specifici temi di sostenibilità, come gli Obiettivi di sviluppo sostenibile (SDG) delle Nazioni Unite o come i benchmark dell’Accordo di Parigi ai quali sono allineati i nostri nuovi fondi climatici obbligazionari. Questi fondi recano l’etichetta RobecoSAM.”
Questa classificazione rispecchia perfettamente ciò che è stato introdotto dall’SFDR:
Solo una piccola minoranza di fondi Robeco come quelli che utilizzano solo strumenti derivati, o i conti di risparmio rientreranno nella categoria prevista dall’articolo 6, che non prevede l’applicazione dell’analisi ESG.
“Nonostante la lunga tradizione negli investimenti sostenibili, Robeco ha intrapreso un’ampia classificazione delle proprie strategie, utilizzando i criteri stabiliti dal nuovo regolamento SFDR”, afferma Elissa Lyra, Senior Product Development Manager di Robeco.
“Il nostro processo di classificazione è iniziato con la creazione di gruppi di lavoro dedicati per ogni capacità d’investimento, comei obbligazionario, strategie quantitative, azionario fondamentale e multi asset. In questa fase, ogni fondo è stato mappato secondo i criteri di classificazione introdotti dall’SFDR.”
“Come secondo passo, utilizzando un nuovo strumento sviluppato internamente, abbiamo valutato la performance della nostra gamma di fondi rispetto agli indicatori di impatto negativo come specificato nel regolamento. Dopo questi primi passi, i team Legal, Compliance e Risk di Robeco hanno effettuato ulteriori valutazioni per assicurare la conformità allo spirito e alla lettera della nuova normativa.”
“Ciò ha condotto infine a una proposta di classificazione che è stata esaminata da diversi comitati di governance interni, dando luogo in ultima analisi alla classificazione definitiva della nostra gamma di fondi, che entrerà in vigore il 10 marzo. A partire da quella data saranno disponibili sul nostro sito web anche le nuove informative sui fondi.”
Nonostante la complessità di un processo che ha visto coinvolti team dell’intera azienda, questo esercizio è stato facilitato dal fatto che già dal 2010 i fattori ESG sono integrati di routine nel processo d’investimento.
“Dato che la stragrande maggioranza delle strategie Robeco integra sistematicamente nel processo d’investimento i fattori ESG, oltre all’azionariato attivo e all’esclusione, la maggior parte delle strategie Robeco rientra abbastanza naturalmente nell’ambito dell’articolo 8”, osserva Lyra.
“Sono stati utilizzati criteri di selezione vincolanti per gli asset sottostanti, così come indicatori vincolanti per valutare se fossero soddisfatti i criteri relativi alla promozione di caratteristiche ambientali o sociali. Anche la valutazione delle prassi di buona governance delle società partecipate è parte integrante di queste strategie.”
“La nostra gamma SI si spinge oltre nella riduzione dell’impatto ambientale rispetto al benchmark. Tuttavia, abbiamo scelto di classificare comunque queste strategie come fondi conformi all’articolo 8, poiché riteniamo che non perseguano pienamente obiettivi ambientali o sociali, bensì puntino a ridurre l’impronta di carbonio quale strumento di attenuazione del rischio.”
“Quanto all’articolo 9, tutte le nostre strategie RobecoSAM seguono il nostro sofisticato approccio di impact investing. Si tratta di strategie ideate per produrre un impatto ambientale o sociale misurabile, e quindi sono incentrate su un obiettivo d’investimento sostenibile, così come sull’impegno a non pregiudicare in maniera significativa altri obiettivi di sostenibilità. L’intera gamma Impact Investing può quindi essere classificata come conforme all’articolo 9.”
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