20-04-2020 · Visione

Come un migliore equilibrio tra i generi aumenta i profitti

L’uguaglianza di genere non solo crea una migliore forza lavoro ma, come mostra uno studio unico nel suo genere, è in grado di sostenere anche la redditività.

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I ricercatori di RobecoSAM hanno misurato il contributo delle donne sul posto di lavoro analizzando un insieme di dati che comprendeva oltre 20.720 osservazioni raccolte per la valutazione della sostenibilità delle imprese SAM (SAM Corporate Sustainability Assessment o CSA) nel periodo 2013-2018.

Il CSA SAM è una valutazione con periodicità annuale che utilizza una serie di punteggi (‘scoring’) per valutare gli aspetti ambientali, sociali e di governance (ESG) delle imprese partecipanti. L’uguaglianza di genere viene misurata attraverso una serie di metriche, oltre al semplice contare il numero di donne che siedono nel Consiglio di Amministrazione (CdA) dell'azienda.

A prima vista, i risultati sembravano solo moderatamente incoraggianti. L’aumento della diversità di genere nei Consigli di Amministrazione è stata una scoperta positiva, ma livello manageriale, tuttavia, si è registrato un aumento minimo, dal 24% del 2013 al 26% del 2018. Inoltre, i dati relativi all’organico totale nello stesso periodo di tempo mostrano un cambiamento marginale.

Andando più nel dettaglio, tramite analisi di regressione, la ricerca ha poi esaminato la presenza delle donne a diversi livelli aziendali e l’impatto che ne deriva sui fondamentali dell’azienda. La suddivisione dei dati in quantili ha permesso di confermare il legame con la performance finanziaria ad ogni livello: Consiglio di Amministrazione, livello manageriale e forza lavoro totale.

Significativamente, i risultati hanno mostrato l’esistenza di un rapporto positivo con la redditività aziendale quando l’impresa ha più del 20% di donne nel CdA, più del 30,2% di donne a livello manageriale e più del 44,7% di donne nell’organico complessivo.

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Rappresentazione femminile a diversi livelli per settore nel 2018. Fonte: Robeco, Valutazione della sostenibilità delle imprese (CSA), 2019.

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Una massa critica di donne

“La redditività e il rischio, quindi, migliorano di pari passo con la diversità di genere", afferma Junwei Hafner-Cai, gestore del fondo RobecoSAM Global Gender Diversity Impact Equities. “Questo suggerisce che una massa critica di donne ad ogni livello avrebbe un effetto positivo sulle dinamiche aziendali.

Spesso, l’impegno a migliorare l’equilibrio di genere nelle imprese si preoccupa soprattutto di aumentare i posti nel Consiglio occupati da donne. Tuttavia, l’analisi di regressione ha illustrato un legame positivo anche tra una maggiore percentuale di donne in posizioni manageriali e la redditività, i rendimenti e la volatilità degli utili aziendali, che sono tutti tratti distintivi della qualità di un’impresa e dello stato di salute delle sue attività.”

La ricerca mostra che una maggiore partecipazione femminile è legata anche a una migliore stabilità degli utili, un ingrediente essenziale per la sostenibilità a più lungo termine. Si è osservato che imprese di ‘livello superiore’ con più del 30,2% di donne dirigenti facevano osservare una minore volatilità degli utili rispetto alle aziende di ‘livello inferiore’ in tutte le regioni.

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‘Massa critica’ di donne a ogni livello per l’impatto sulla performance aziendale. Fonte: Robeco CSA, 2019.

I candidati per il fondo

RobecoSAM utilizza i dati del CSA, assieme ad altre fonti, per determinare se le imprese hanno una rappresentanza femminile, o politiche abbastanza progressiste, da giustificare l'inclusione nel fondo dedicato all’uguaglianza di genere.

“Man mano che le questioni di genere acquistano rilevanza per le società, esse diventano un indicatore potenzialmente prezioso per gli investitori”, afferma Hafner-Cai. “RobecoSAM non si limita ad osservare la rappresentatività delle donne a livello di CdA, ma elabora una valutazione più olistica della parità sul posto di lavoro”.

“Questa include politiche salariali eque e trasparenti per ridurre il divario retributivo, pratiche di lavoro flessibili, assistenza all’infanzia, elargizione di un maggior numero di congedi parentali rispetto alle prescrizioni di legge, fidelizzazione dei talenti, promozione della diversità a vari livelli della forza lavoro e coinvolgimento dei dipendenti.”

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