La rinascita del reshoring
La pandemia di Covid, l’escalation dei conflitti e le crescenti tensioni commerciali hanno messo a nudo le vulnerabilità della produzione offshore e delle catene di fornitura. Già nel 2021, i dirigenti aziendali indicavano gli attacchi informatici, le fluttuazioni dei prezzi delle materie prime, le divergenze normative e il rallentamento della Cina, oltre alla pandemia di Covid, come eventi significativamente destabilizzanti per le catene di fornitura. Rischi inizialmente valutati come temporanei sono diventati costi strutturali permanenti della globalizzazione. Facendo un balzo in avanti al 2023, i riferimenti al “reshoring” nelle conference call sugli utili delle società dell’S&P 500 sono cresciuti del 128% su base annua. Un dato ancora più impressionante riguarda l’espansione dell’edilizia industriale negli Stati Uniti (Figura 1). Parallelamente, un sondaggio UBS ha rilevato che il 78% dei manager europei, provenienti da svariati settori, intende riportare all’interno dei confini nazionali segmenti delle proprie supply chain. 1
Figura 1 - Boom della spesa nell’edilizia industriale statunitense

Fonte: US Census Bureau, Bloomberg, marzo 2024. Il boom manifatturiero statunitense non riguarda solo veicoli elettrici e semiconduttori.
Il reshoring promuove soluzioni circolari
Il reshoring riduce lunghezza e complessità delle catene di fornitura. Ne consegue non solo un incremento di resilienza e affidabilità, ma anche una riduzione di emissioni e sprechi legati ai trasporti su lunga distanza. Inoltre, il reshoring aumenta la visibilità e il controllo, consentendo alle aziende di investire in soluzioni circolari, ancor più se potenziate dalle tecnologie di IA.
Gli ingegneri industriali e i project developer stanno adottando soluzioni circolari basate sull’intelligenza artificiale per evitare colli di bottiglia, minimizzare l’uso di materiali e ridurre gli sprechi. Questo approccio riduce i costi e accelera gli sforzi di costruzione legati al reshoring. A regime, le aziende possono implementare ulteriori soluzioni potenziate dall’IA che preservano le risorse e migliorano i margini, riducendo al contempo rifiuti e inquinamento. Grazie a modelli di IA, le società possono prevedere meglio la domanda nazionale, ottimizzare le giacenze e accelerare l’approvvigionamento di materiali, riducendo al contempo le inefficienze operative, gli sprechi di prodotto e le emissioni legate ai trasporti su brevi distanze.
Il reshoring comporta anche degli svantaggi, soprattutto per i mercati dell’UE e degli Stati Uniti. Sistemi normativi rigorosi, carenza di manodopera qualificata e accesso limitato a materie prime critiche rendono il reshoring più costoso per le aziende europee e statunitensi. Tuttavia, queste sfide hanno un risvolto positivo: spingono le imprese ad adottare principi di economia circolare che tagliano gli sprechi dovuti a inefficienze, ottimizzano il recupero dei materiali e incrementano la produttività della forza lavoro.
Le soluzioni circolari riducono i costi del reshoring
Le reti nazionali di manutenzione predittiva e riparazione (MRO) stanno contribuendo a ridurre i costi inflazionistici. Oltre a ridurre i dispendiosi fermi macchina e i costi operativi correnti, le MRO consentono di mantenere i macchinari in perfetta efficienza più a lungo, abbattendo così le spese in conto capitale di lungo periodo delle imprese. Inoltre, l’IA sta attenuando in modo significativo l’inflazione salariale e la carenza di manodopera. Sfruttando l’automazione e la robotica, le aziende possono snellire i processi e ridurre la dipendenza dal lavoro manuale.
Figura 2 – La robotica cresce insieme al reshoring

Negli Stati Uniti, le installazioni di robot industriali sono in crescita. Fonte: U.S. Companies Invest Heavily in Robots - IFR Preliminary Results - International Federation of Robotics. Aprile 2024.
Una minore distanza dai mercati di sbocco permette alle imprese di adeguarsi più celermente e con maggiore efficienza alle regolamentazioni locali, come le disposizioni in materia di approvvigionamento domestico previste dall’IRA negli Stati Uniti o i requisiti UE sull’utilizzo di materiali riciclati. Anche la robotica alimentata dall’intelligenza artificiale sta aiutando e favorendo questi sforzi. La visione artificiale e l’apprendimento automatico stanno consentendo di recuperare e riciclare in modo efficiente materiali preziosi presenti nei flussi di scarti di produzione. L’analisi predittiva, infine, viene impiegata per valutare i fornitori sulla base di fattori rilevanti quali costi, ubicazione, qualità, personalizzazione, emissioni e altri aspetti di sostenibilità.
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Il reshoring favorisce la crescita interna
Il reshoring incoraggia i produttori a rifornirsi di materiali sul mercato interno anziché ricorrere all’import. Il reshoring, poi, sostiene gli investimenti infrastrutturali. La costruzione di nuove fabbriche e l’ampliamento di quelle esistenti da parte delle imprese genera un effetto moltiplicatore in un’ampia gamma di settori, dall’acciaio e cemento alla logistica e ai trasporti.2 Secondo le stime di Bank of America, per ogni 10 miliardi di dollari di fatturato manifatturiero che viene riportato negli Stati Uniti, si generano circa 3,8 miliardi di dollari di spese in conto capitale.3 In aggiunta, secondo uno studio, per ogni posto di lavoro creato nel settore manifatturiero di beni durevoli da un progetto di reshoring vengono creati 7,4 nuovi posti di lavoro in altri settori.4
Cavalcare l’onda del reshoring
Il modello dell’economia circolare riesce bene a cogliere le opportunità generate dal rinnovato interesse per il reshoring. La strategia privilegia le mid-cap, che traggono particolare vantaggio dalla solida domanda locale e dalla vigorosa crescita interna rispetto ai conglomerati internazionali.
I comparti industriale e tecnologico, con particolare riferimento alle aziende fornitrici di soluzioni robotiche e di automazione, sono destinati a trarre i maggiori vantaggi dalle politiche governative di reshoring in ambiti strategici quali semiconduttori, veicoli elettrici e infrastrutture per la rete elettrica.5 La crescita si estende oltre i settori dell’automazione più avanzata, abbracciando anche prodotti ad alto valore aggiunto che necessitano di processi produttivi complessi, come elettrodomestici di alta gamma, chimica, dispositivi medicali, logistica e trasporti.6 La strategia offre una doppia diversificazione: da un lato abbraccia questi molteplici settori, dall’altro presenta un mix dimensionale che include sia le società maggiori del segmento large cap sia quelle a media e piccola capitalizzazione.
A prescindere dalla capitalizzazione, la riduzione dei tassi di interesse permetterà ai produttori di finanziare investimenti significativi in tecnologia e automazione, al fine di stimolare ulteriormente produttività, crescita ed espansione.
Figura 3 – Ampia diversificazione settoriale e per capitalizzazione

Fonte: Robeco. La presente analisi riflette la situazione al 31.12.2024 e non costituisce una garanzia di rendimenti futuri. Non si deve presumere che gli investimenti identificati, relativi a specifici settori o capitalizzazioni di mercato, abbiano generato o genereranno profitti.
Conclusioni
Si prevede una forte crescita del reshoring, favorita dalle criticità nelle supply chain, dall’aumento delle barriere tariffarie e da politiche industriali fortemente incentrate sugli incentivi. Tuttavia, i vincoli legati al lavoro, alle normative e alle risorse aumentano i costi per le imprese nell’UE e negli USA. Ciò attribuisce alle soluzioni circolari un valore commerciale crescente per le imprese locali e per le multinazionali che rimpatriano la produzione o investono in questi mercati.
La strategia di investimento nell’economia circolare è ben posizionata per cogliere la crescita a breve e lungo termine derivante da questi importanti trend strutturali. La forte esposizione all’intelligenza artificiale, all’automazione e alla produzione intelligente consente alla strategia di beneficiare del loro impatto positivo sull’efficienza delle risorse, sulla produttività e sulla redditività. L’esposizione, inoltre, risulta equilibrata tra azioni large, small e mid cap. Queste società possono investire più intensamente nell’innovazione circolare e beneficiare in misura maggiore degli incentivi nazionali rispetto alle imprese internazionali.
Nel lungo termine, obbligando le aziende a confrontarsi con l’efficienza delle risorse oltre che con la produttività e la redditività, i trend del reshoring favoriscono lo sviluppo di modelli produttivi sostenibili e imprimono un’accelerazione alla rivoluzione dell’economia circolare.
Circular Economy D EUR
Note in calce
1 CNBC, giugno 2023. Reshoring more domestic manufacturing due to supply chain disruption. Giugno 2023.
2 https://manufacturing-today.com/news/why-the-reshoring-renaissance-is-the-future-of-u-s-manufacturing/
3 Bank of America. Ottobre 2024. “Regional Morsel: Reshoring grows roots in the South and Midwest.”
4 American Century Investments, 2024. Economic Policy Institute, 2019. “Reshoring reaches mid-America”.
5 Wall Street Journal. Gennaio 2024 Midcap stocks are often ignored. They shouldn’t be.
6 MIT, Sloan Management Review. Novembre 2023. A Reshoring Renaissance Is Underway.
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