Piano d’azione per la finanza sostenibile

Il Piano d’azione per la finanza sostenibile non è semplicemente l’ennesimo provvedimento legislativo ma un programma che darà uno scossone all’investimento sostenibile ai 27 paesi membri dell’Unione, creando un contesto di pari condizioni nella classificazione dei fondi. I nostri articoli spiegano come funzionerà tutto questo negli anni a venirea venire.

Introduzione al Piano d’azione per la finanza sostenibile

L’iniziativa storica del Piano d’azione per la finanza sostenibile dell’UE, insieme al Regolamento sull’informativa sulla sostenibilità nel settore dei servizi finanziari, mira a incanalare migliaia di miliardi di euro negli investimenti sostenibili. Il Piano d’azione mostrerà anche il vero grado di sostenibilità delle strategie d’investimento, contrastando l’ambientalismo di facciata o “greenwashing”.

Il nuovo quadro normativo può essere pieno zeppo di sigle e acronimi come SFAP e SFDR, insieme a concetti di recente introduzione come la Tassonomia dell’UE e il Green Deal europeo. Il nostro Glossario dell’investimento sostenibile spiega i termini principali in un linguaggio semplice, con grafici e tabelle.

Leggi il glossario

I risultati della classificazione dei fondi UE riflettono la gamma sostenibile dei fondi Robeco

  • Il Regolamento SFDR obbliga gli asset manager a divulgare il livello di integrazione della sostenibilità di ogni loro strategia d’investimento.

  • Quasi tutti i fondi Robeco soddisfano gli Articoli 8 e 9 dei nuovi regolamenti sulla sostenibilità dell’UE.

  • Ulteriori informazioni sulle classificazioni sono disponibili nella sezione dei documenti attraverso la nostra Ricerca Fondi.

Ricerca Fondi

Il 96% dei nostri fondi è classificato come articolo 8 o 9

Il 96% dei nostri fondi è classificato come articolo 8 o 9

Source: Robeco, January 2022

Rischio di sostenibilità e sua integrazione

Il Regolamento relativo all’informativa sulla sostenibilità nel settore dei servizi finanziari (SFDR) obbliga gli asset manager a rivelare i diversi livelli di integrazione della sostenibilità di ciascuna strategia d’investimento. Quasi tutti i fondi di Robeco soddisfano le credenziali di sostenibilità rafforzate degli articoli 8 e 9 dell’SFDR, che rispecchiano un sistema di classificazione interna esistente. Tutte le classificazioni sono disponibili attraverso la nostra Ricerca Fondi.

Per saperne di più Politica in materia di rischio di sostenibilità

La Tassonomia dell’UE

Il nuovo quadro normativo può essere pieno zeppo di sigle e acronimi come SFAP e SFDR, insieme a concetti di recente introduzione come la Tassonomia dell’UE e il Green Deal europeo. Il nostro Glossario dell’investimento sostenibile spiega i termini principali in un linguaggio semplice, con grafici e tabelle.

Per saperne di più

Calendario di attuazione

Dicembre 2019

  • Pubblicazione dei requisiti SFDR di livello 1

Marzo 2021

  • Categorizzazione dei fondi

  • Aggiornamento della documentazione legale dei fondi

  • Pubblicazione delle politiche aggiornate, compresa quella sul rischio di sostenibilità e la dichiarazione relativa ai principali effetti negativi

1° gennaio 2022

  • Relazioni annuali obbligatorie

  • Rapporto sui primi investimenti conformi alla Tassonomia per ogni fondo

  • Applicazione prevista dei requisiti SFDR di livello 2

1° gennaio 2023

  • Rapporto sugli effetti negativi per la sostenibilità a livello di fondo

  • Rapporto sugli ulteriori investimenti conformi alla Tassonomia per ogni fondo

Fonte: Robeco

Valutazione degli indicatori degli effetti negativi

Proprio come ogni investimento, anche l’investimento sostenibile non è esente da rischi, come del resto tutte le aziende hanno un impatto sull’ambiente, sia positivo che negativo. Il regolamento richiede alle imprese e agli asset manager di pubblicare gli indicatori dei principali effetti negativi sia a livello di soggetto giuridico che di prodotto finanziario. Il nostro articolo spiega come la trasparenza sarà sicuramente rafforzata.

Per saperne di più Dichiarazione sui principali effetti negativi

Valutazione degli indicatori degli effetti negativi