Cosa merita maggiore attenzione nel 2022?
“Vorrei evidenziare due temi al riguardo. Anzitutto, penso che ci avvieremo verso una nuova rivoluzione digitale, che digitalizzerà più di quanto non sia già a disposizione. Pensiamo alle criptovalute e più in generale alle valute digitali. Stanno guadagnando popolarità e hanno iniziato a diventare un’alternativa all’infrastruttura finanziaria esistente, grazie ai protocolli blockchain su cui pongono le proprie basi.”
“I nuovi prodotti e servizi spaziano dagli ormai famosi token non fungibili (NFT) ad altri tipi di beni, per i quali in passato era necessario il contatto diretto con un venditore. Ormai, tutto può essere riproposto digitalmente con maggiore sicurezza. Naturalmente, non possiamo investire direttamente in questi protocolli, ma ci sono società quotate che facilitano questi progetti decentralizzati.”
“Legato a questa nuova generazione improntata sul digitale è anche l’emergere del cosiddetto metaverso, ossia mondi virtuali dove i giovani consumatori passano una quantità di tempo sempre maggiore. Possiedono un loro avatar all’interno di questi mondi virtuali dedicandoci un bel pò di tempo per apparire il meglio possibile. Siamo solo agli inizi, ma penso che molti investimenti stiano guardando in quella direzione.”
“Per esempio Meta Platforms, l’ex Facebook, ha recentemente fatto sapere che sta investendo massicciamente nella sua divisione Facebook Reality Labs.1 Non voglio dire che domani cammineremo tutti con gli occhiali per la realtà virtuale, ma il tema merita certamente attenzione perché il metaverso può coesistere con il mondo fisico e da queste due realtà probabilmente nasceranno forme ibride.”
“In secondo luogo, per quanto riguarda la sostenibilità, penso che il recente aumento dei prezzi delle materie prime e dell’energia possa accelerare ulteriormente l’adozione di fonti di energia rinnovabile. Questo dovrebbe incentivare anche un maggiore ricorso a materiali intelligenti, per risparmiare energia e tagliare i costi, accelerando la transizione verso i veicoli elettrici.”
“In molti paesi, le energie rinnovabili sono già diventate una delle fonti più economiche di elettricità. Nel frattempo, sembra che ci troviamo ad un punto di svolta per quanto riguarda l’adozione di vetture elettriche. Il costo di proprietà di questo tipo di veicoli è sceso sensibilmente, in concomitanza con una maggiore disponibilità di modelli sul mercato.”
Qual è il più grande cambiamento che avete osservato dall’avvento del Covid-19, che continua ad avere un impatto, e che probabilmente lo avrà anche nel 2022?
“Sul piano degli investimenti tematici, la pandemia ha accelerato la maggior parte delle tendenze di cui le nostre strategie mirano a beneficiare, come è facile vedere in aree come i pagamenti digitali o l’e-commerce, per esempio. Abbiamo notato inoltre che queste tendenze non stanno terminando alla riapertura delle economie. Possono rallentare, ma continuano ad esistere perché le nuove abitudini persistono.”
“Per esempio, le vecchie generazioni che erano state più lente a spostare online molte attività quotidiane hanno ormai ampiamente colmato la lacuna. È probabile che i nuovi comportamenti dei consumatori persistano dopo la pandemia. Per esempio, la quota dell’e-commerce come percentuale del totale delle vendite al dettaglio è rimasta stabile dopo il balzo registrato nel 2020. È molto meglio di quello che ci aspettavamo inizialmente, dopo il grande lockdown del 2020.”
“Lo stesso vale per la crescente attenzione delle persone ai temi della sostenibilità e del cambiamento climatico, che raccolgono una consapevolezza molto maggiore. Osserviamo inoltre un’accelerazione robusta e sostenuta della spesa in tecnologie e infrastrutture ‘verdi’. Alcune di queste voci di spesa sono legate anche alle conseguenze della pandemia, poiché i governi si sforzano per far ripartire le loro economie.”
Dove il vostro approccio/la vostra visione/la vostra strategia di portafoglio si distanzia maggiormente dal consenso?
“Penso che la nostra posizione di lungo periodo, come investitori tematici, sia l’aspetto che più mi fa sentire distante dal consenso. Come gestore di portafoglio, mi concentro sempre non solo sui vantaggi competitivi di un’azienda, di cui misuro i livelli di redditività secondo tutti i parametri disponibili, ma anche sulla durata nel tempo di questi vantaggi competitivi.”
“Penso che, talvolta, il vantaggio competitivo di un’azienda – che può consistere in una tecnologia superiore, un marchio, o altro – può essere molto più duraturo di quanto la maggior parte degli investitori non si aspetti. Quindi, a renderci speciali non sono tanto i trend su cui ci concentriamo – e che in gran parte sono condivisi consensualmente dal mercato – ma piuttosto il nostro punto di vista su tali trend e sul modo di sostenerli nel tempo.”
“Ciò significa, per esempio, che a volte siamo disposti a pagare multipli più alti per determinate società poiché, a differenza della maggior parte degli investitori, intravediamo un potenziale di rendimento a lungo termine più elevato. Significa anche che talvolta scommettiamo su queste tendenze prima della maggior parte degli investitori, e tendiamo anche a uscirne più tardi.”
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Quale elemento “esterno” imprimerà la svolta più importante nel 2022 (si pensi alle politiche del governo, ai regolamenti, alle politiche della banca centrale, all’inflazione ecc.)?
“L’aumento della pressione normativa sull’economia digitale è diventato un argomento che non possiamo più ignorare e che probabilmente resterà in primo piano il prossimo anno. Di per sé la regolamentazione non rappresenta una nuova sfida, poiché orientarsi fra i rischi normativi è sempre stato parte del lavoro degli investitori. Tuttavia, la pressione crescente è destinata a non dissolversi e dobbiamo saper identificare le aree in cui sta diventando molto più invasiva.”
“Un’altra questione che solleva molte domande tra i clienti riguarda i tassi d’interesse reali. Per ora rimangono estremamente bassi, ma la situazione potrebbe mutare. Molte delle nostre strategie sono esposte ai titoli growth, che tendono ad essere più sensibili agli aumenti dei tassi di interesse reali. Una loro brusca impennata inciderebbe probabilmente non tanto sui fondamentali quanto sulle valutazioni.”
“È un aspetto che dobbiamo monitorare attentamente, tanto più nell’attuale contesto di ripresa economica incerta e di risalita dell’inflazione. Voglio dire, le aziende in cui investiamo presentano in genere un pricing power relativamente elevato e potrebbero certamente reggere un aumento generale dell’inflazione, senza sacrificare i margini. La questione ha più a che fare con i tassi d’interesse reali.”
Quale ambizione/ispirazione personale vi aiuterà a orientarvi nel prossimo anno?
“Fra le caratteristiche che non devono mai mancare a un trends investor ci sono la curiosità e l’apertura mentale, soprattutto quando si tratta di considerare aree in cui è ancora molto difficile immaginare il futuro. Un esempio calzante viene dall’avvento delle valute digitali o del metaverso, di cui abbiamo appena parlato. Sono fenomeni facili da liquidare come una bolla o un capriccio.”
“Dobbiamo ascoltare le opinioni di tutti ed evitare di sminuire le nuove tecnologie o le imprese, trattandole come mode passeggere. Le valute digitali e il metaverso, per esempio, mostrano caratteristiche che mi ricordano l’Internet di 25 anni fa. Per il 2022, quindi, ambisco a conservare una mentalità aperta perché sono sicuro che in più di una riunione a cui parteciperò finirò probabilmente per chiedermi quali saranno le conseguenze immediate degli investimenti.”
Nota in calce
1Culliford, E. e Balu, N., 26 ottobre 2021, “Facebook invests billions in metaverse efforts as ad business slows” (“Facebook investe miliardi nello sviluppo del metaverso mentre il business pubblicitario rallenta”), articolo di Reuters.